Die Brücke
(Il ponte), è un gruppo formato nel 1905 da quattro allievi della
scuola tecnica superiore di Dresda: Ernst Ludwig Kirchner,
Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff e Fritz Bleyl (la cui partecipazione fu però
marginale, con la produzione di alcune incisioni, e che nel 1909 tornò
all’architettura). L'anno seguente aderirono al gruppo anche Emil Nolde
(invitato espressamente da Schmidt-Rottluff, ma che si ritirò solo un anno dopo),
Max Pechstein, lo
svizzero Cuno Amiet, il finlandese Axel Gallen-Kattela e, nel 1910, Otto Müller.
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Dresda 1905 |
I tre fondatori originari, seguiti da Pechstein, sono le personalità piú
rappresentative del gruppo, all'interno del quale Kirchner esercitò un ruolo
dominante. Il nome fu inventato da Schmidt-Rottluff per esprimere una volontà di
collegamento con tutte le tendenze artistiche esistenti in Germania |
il ponte: collegamento |
Con l'obiettivo di ribadire
lo stretto legame tra arte e vita, il laboratorio fu decorato e arredato con
elementi fabbricati da loro stessi. Malgrado l’intensa eccitazione creativa,
del primo periodo ci restano poche testimonianze concrete per via della
precarietà dei mezzi finanziari che li obbligò a riutilizzare le matrici
delle incisioni e le tele, dopo averle raschiate.
Nel 1911, visto lo scarso successo avuto dalle mostre tenute a Dresda,
sposteranno l'attività a Berlino, che stava diventando il centro
della vita artistica tedesca. |
Dresda: arte e
vita, le tele raschiate, il fallimento delle mostre 1911: Berlino |
Nei soggetti è forte la
componente erotica e l'esaltazione della natura: il tema della figura nuda
all'aperto è presente in molti quadri. |
nudo e
natura |
Nella tecnica era
forte l'influsso della incisione medievale dell'arte primitiva scoperta da
Kirchner al Museo Etnografico di Dresda, nel 1904. Applicate soprattutto
alla figura femminile ne derivava una sintesi estrema dei tratti
orientata ad accentuarne i caratteri sessuali |
incisione antica
arte primitiva
caratteri sessuali |
Attingendo ad
esperienze disomogenee, da Munch a Van Gogh, a Gauguin
lo stile pittorico del gruppo non aveva un carattere unitario. Usavano
spesso la tecnica dell'incisione che si prestava ad una semplificazione
delle forme. Passando dalla carta alla tela, le ampie zone di colore in
violento contrasto, contornate da spessi segni, ruvidi e scuri, restituivano
immagini dal sapore drammatico e brutale. |
Dresda:
stile disomogeneo sapore drammatico e brutale |
A Berlino viene alla
luce l'influsso del cubismo che Walden accoglieva
nella sua galleria Der Sturm, e si fa evidente nelle tele un maggiore uso di
colori freddi e meno accesi (blu, verdi, ocra...) |
l'influsso cubista |
La cronaca stilata da Kirchner
con una eccessiva celebrazione del proprio ruolo incrinò i rapporti tra i
pittori e segnò la fine del gruppo che ha rappresentato nel primo decennio
del novecento la corrente tedesca dell'espressionismo. |
espressionismo tedesco |