Il punto di partenza sta nella opposizione ad una rappresentazione superficiale della realtà che non doveva essere semplicemente «osservata» dall’artista ma «capita». La fugacità dell’impressione viene superata attraverso la solidità della forma, attraverso il volume reso non con l’ausilio delle regole prospettiche ma attraverso un processo di conoscenza della forma che viene scomposta mentalmente e ricomposta sul piano bidimensionale della tela operando una sintesi formale a cui non è estranea l'opera di Cézanne e i suggerimenti dell’arte primitiva. Si giunge così ad una rappresentazione «simultanea» della realtà, «così com’è» e non solo «come si vede», che per essere totale deve contemplare anche il fattore temporale. È perciò che si parla per il cubismo della quarta dimensione: quella spazio temporale.

Il pittore cubista non «osserva» semplicemente la realtà ma si sforza di «capirla». La fugacità dell’impressione viene superata con la solidità della forma, col volume reso non con l’ausilio delle regole prospettiche ma attraverso un processo di conoscenza della forma che viene scomposta mentalmente e ricomposta sul piano bidimensionale della tela operando una sintesi formale a cui non è estranea l’opera di Cézanne e i suggerimenti dell’arte primitiva. Giunge così ad una rappresentazione «simultanea» della realtà, che dal punto di vista pittorico si traduce in opere prevalentemente monocrome dominate da piani bidimensionali che si incastrano e si sovrappongono e in cui compaiono alle volte materiali concreti.

 

Quarta dimensione	Dimensione spazio-temporale; la conoscenza di un oggetto avviene con l’osservazione di tutte le sue parti, quindi nel tempo.
Cubismo analitico	Prima fase del cubismo (1909): la sfaccettatura dell’oggetto è fitta e minuziosa
Cubismo sintetico	Seconda fase (1910/11) ricostruzione più libera e intuitiva dell’oggetto; opere polimateriche
Cubismo orfico	Opposto da Apollinaire al cubismo scientifico che vuole rappresentare la realtà conoscitiva, è un arte che trae i suoi soggetti dalla creatività dell’artista
Spazio tattile	Braque definisce così lo spazio che l’uomo comprende con un processo che inizia fin dalla nascita attraverso il tatto.