Quando gli vengono affidati il lavori di
completamento di San Pietro, Bernini si trova nella necessità di
raccordare il corpo centrale, ideato da Michelangelo, con la navata
longitudinale voluta dalla Chiesa. I quattro enormi pilastri della
cupola ne impedivano l'integrazione. Sceglie di caricare di tensione
lo spazio sotto la cupola inventando un ciborio enorme, alto quasi 30
metri, decora i quattro pilastri in cui crea due ordini di nicchie
diminuendone la presenza plastica ed inserisce, nella inferiore, più
profonda, quattro statue enormi (lui realizza quella di San Longino).
Sempre all'interno di San Pietro realizza le tombe dei papi (Urbano
VIII, 1628-47; Alessandro VII, 1671-78) il monumento della contessa
Matilde (1633-37) e le cappelle. All'esterno progetta due campanili
laterali (che non verranno eseguiti: il primo venne subito abbattuto),
già ideati da Bramante, che avrebbero corretto la facciata, che era
stata tenuta bassa per far vedere la cupola, ed inquadrato,
togliendola così da una condizione di sfondo e dandole il ruolo
primario che meritava, la cupola michelangiolesca. Sempre a questo
scopo realizza il colonnato ellittico. E' la trasposizione in chiave
urbanistica (il primo intervento esclusivamente urbano della storia)
della cupola: due braccia simbolicamente aperte raccogliere l'intero
mondo cristiano così come la cupola voleva coprirlo, proteggerlo. |