Il cinquecento - Architettura

il '500, architettura


	Bramante
		Santa Maria presso San Satiro 1480 - 1485 c. Milano
		coro di Santa maria delle Grazie 1492 Milano
		tempietto di San Pietro in Montorio 1502 c. Roma
		progetto per San Pietro 1506
		casa di Raffaello 1512
		gli affreschi del palazzo del podestà il periodo milanese: grandi masse piene e vuote e fitta decorazione che fa vibrare le superfici a contatto con l'atmosfera (vedi Leonardo: paesaggi sconfinati e resa minuziosa dei dettagli) il periodo romano: composizione proporzionata in base ai canoni di Vitruvio tra il particolare ed il totale monumentalità architettonica e figura umana eroica lo spazio non è struttura solida ma immagine la proporzionalità pierfrancescana lo sviluppo per linee curve l'equilibrio delle forze la convergenza e la fusione delle arti (Bramante e Raffaello) l'edificio sacro e il palazzo cittadino
	Michelangelo	il superamento del naturale nel soprannaturale (!) l'accumulo di forze in tensione la sintesi delle arti nel disegno (o nell'idea) la sacrestia di san Lorenzo: la prima volta dell'arte come espressione la biblioteca Laurenziana: punto di partenza del manierismo cappella sistina
	Peruzzi	palazzo Chigi
	Antonio da Sangallo il giovane	specialista delle fortificazioni
Veneto
	Jacopo Sansovino	il vocabolario dell'architettura classica la vibrazione luminosa delle superfici libreria Marciana (Venezia)
	Michele Sammicheli	il chiaroscuro netto elementi portanti e grandi vuoti palazzo Bevilacqua (Verona)
	Andrea Palladio	Vitruvio e le rovine archeologiche la civiltà antica come modello ideale Palladio e Veronese: unione di architettura e pittura distinzione degli edifici in tipologie la via cittadina come luogo ideale la veduta dal basso l'ordine unico rapporto tra civiltà (storia) e natura (!) il tempio greco nelle ville la luce nelle chiese
Emilia
	Giulio Romano	l'antico ironico
Toscana
	Giorgio Vasari	Uffizi
	Bartolomeo Ammanati	si passa dall'ideale sublime a quello sociale
Roma	Nella seconda parte del '500 a Roma erano forti sull'arte le pressioni politiche della Chiesa, impegnata nella polemica contro protestanti, e psicologiche, per il peso che il genio di Michelangelo esercitava con la sua attività. Ne risulta un periodo abbastanza modesto in cui si evitava la spinta innovativa usando un approccio di tipo decorativo.
	Giacomo della Porta	completa San Pietro e la chiesa del Gesùdi Michelangelo acquisisce la visione più severa mitigando la monumentalità.
	Vignola	la chiesa del Gesù nella Controriforma Palazzo Farnese la Regola dei cinque ordini: le parole del novo linguaggio classico conservano, un significato etimologico ma vengono usate per dire cose completamente nuove.
	Carlo Maderno	modifica San Pietro e costruisce la facciata più plasticismo: inizio del Barocco

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