1481 c.

- vi è un significato allegorico e un significato puramente pittorico - il significato concettuale sarà noto ai filosofi ma quello sensibile si dà con tutta la sua gioia, nella bellezza attraente dei corpi, nella natura rigogliosa, nella danza soave delle fanciulle - il movimento e lo spazio sono tutti nelle figure e nel contrasto con le scansioni parallele dei tronchi; nel loro colore che gradua tenuemente nei passaggi di tonalità in contrasto con il bruno scuro dello sfondo - vi sono ritratti i Medici e lo stesso Botticelli
dal sito degli Uffizi:
Tempera su tavola, cm 203x314 - Opera che segna il prestigio artistico e culturale di Botticelli per i numerosi riflessi dei testi classici, della letteratura e della filosofia coltivati dagli umanisti vicini a Lorenzo dei Medici, il dipinto è un'allegoria della primavera e del ciclico rinnovarsi della natura. La lettura inizia da destra: Zefiro insegue la ninfa Clori, che si trasforma in Flora, dea della fecondità, al centro appare Venere con Cupido che tende una freccia verso le tre Grazie danzanti, mentre Mercurio tende il caduceo (la verga alata con due serpenti intrecciati) verso il cielo. Tra i fiori del prato molti alludono simbolicamente al matrimonio ed è infatti probabile che il quadro sia stato un dono di nozze offerto da Lorenzo il Magnifico al cugino Lorenzo di Pierfrancesco dei Medici sposatosi nel 1482 con Semiramide Appiani.