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Antonio Canova, Monumento funebre a Maria Cristina d'Austria
1798, Augustinerkirche - Vienna
Neoclassicismo Settecento
1798-1805 CDT - commissionato nel 1798 dal duca Alberto di Sassonia per ricordare la consorte morta quell'anno. Il monumento si lega facilmente al tema della morte come espresso nel carme dei Sepolcri, del Foscolo. La forma deriva probabilmente dalla piramide di Caio Cestio a Roma. Canova ne evidenzia l'ingresso oscuro inserendolo in uno spesso architrave e di due stipiti inclinati. L'immagine della defunta compare in un medaglione portato in volo dalla Felicità Celeste in forma di fanciulla. Le sue virtù sono personificate nel Leone accovacciato e malinconico (la Fortezza), dalla giovane donna che guida il vecchio ceco (la Pietà), il genio alato teneramente abbandonato (la tenerezza) sulla Fortezza della sposa. Non c'è in sostanza l'intento di esaltare la defunta me di sollecitare una meditazione sulla "fatalità della morte", sul rimpianto e la "corrispondenza di amorosi sensi" che riesce a mantenere in vita, con il ricordo, e gli affetti sollecitati dalle tombe, le persone care scomparse. La scena può essere letta come un corteo funebre che porta le ceneri verso il buio della morte. I personaggi sono legati tra loro da ghirlande di fiori e calpestano un tappeto che unisce fisicamente l'esterno con l'interno, la vita con la morte. |
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