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Donatello, festino di Erode
1427, Fonte del Battistero - Siena
Rinascimento
La vicenda biblica è un fatto complesso che Donatello deve rappresentare in un quadrato di 60 centimetri di lato. Decide di inserire elementi, momenti cronologici e personaggi usando anche lo spazio in profondità sapientemente creato con la prospettiva. Forma una serie di ambienti che si susseguono separati da arcate, inserendo sempre dei motivi architettonici in scorcio prospettico in modo da aumentare l'idea della profondità (ad esempio i lunghi pali infissi nei pilastri che sostengono le arcate nell'ambiente principale o la scalinata sul fondo). I personaggi sullo sfondo sono in rilievo appena accennato mentre, via via che ci si sposta in primo piano, il rilievo diventa sempre più marcato fino ad arrivare al tutto tondo della testa del servitore che regge il vassoio con la testa del santo. Questa tecnica, denominata stiacciato è un elemento caratteristico della scultura di Donatello. Nel primo ambiente, dove si svolge la scena principale, le figure vengono individuate nella loro precisa posizione nello spazio dal pavimento a scacchiera e losanghe e dal lungo tavolo. Con l'aumentare progressivo del rilievo anche il racconto storico acquista drammaticità fino ad esplodere letteralmente intorno alla testa del Battista dove si crea un vuoto. I tratti di ogni singola figura sono esasperati, indagati da una linea che incide la materia creando forti contrasti di luce e ombra (espressionismo) |
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