Impressionismo  1874 - 1886
Edouard Manet, Claude Monet (dissoluzione della forma), P. Auguste Renoir (la gioia di vivere), Alfred Sisley, Camille Pissarro, Edgar Degas (disegno, tagli fotografici), Paul Cézanne (pienezza della forma, ricerca). Il concetto di "verità" è ricercato nell'aspetto o nell'essenza delle cose, il che implica un processo conoscitivo ed esplicativo nella parte più immediata della loro evidenza: la luce. Il realismo è applicato a ciò che la realtà mostra di sé: si dipinge ciò che appare, cioè quell'insieme di vibrazioni luminose che fanno il colore. Il tono di felicità, di leggerezza, ignaro dei problemi, manifestava invece il progressivo distacco dal realismo. Il grande merito degli impressionisti è stato quello di aver guidato a un uso libero del colore, privo di condizionamenti accademici, e di aver posto l'artista a diretto contatto con la realtà. Zola appoggiò decisamente l'impressionismo ma lucidamente se ne staccò quando si rese conto dei suoi sviluppi. Si dispiacerà di essersi battuto "per quelle macchie, per quei riflessi. Quella scomposizione della luce, In cui si era esaurita la forza dell'emozione primitiva degli impressionisti davanti alla realtà".

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