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Blaue Reiter, Der
1911 - 1913 |
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(Il Cavaliere azzurro) - (EE) - Blaue Reiter, Der (Il Cavaliere azzurro). Nome del movimento creato nel 1911 a Monaco da Wassily Kandinsky e Franz Marc, dopo aver abbandonato la Nuova Associazione degli artisti. Origine ed elaborazione Il BRaveva lo scopo di offrire nuove prospettive alla ricerca di emancipazione dell’arte, avviatasi con le prime mostre della Nuova Associazione ma arrestatasi in seguito a causa di un certo conformismo che ancora permaneva tra i suoi membri. Il nome stesso, che riprendeva il titolo di un quadro di Kandinsky eseguito nel 1903, manifestava una volontà di evasione attraverso il lirismo del colore, cui Marc e Kandinsky accordavano ogni potere. La personalità di Kandinsky domina il B R, e tale periodo corrispose per lui ad una sperimentazione decisiva dell’astrattismo. Per Marc e i suoi amici August Macke, Heinrich Campendonk, Paul Klee, molto piú giovani, la partecipazione al movimento fu una tappa importante che fece loro prender coscienza dei propri mezzi e soprattutto gli indicò nuova possibilità di sviluppo artistico. L’attività del B R non va oltre il 1913, anno dello scioglimento di Die Brücke, ma tale brevità fu ampiamente compensata dal profondo rinnovamento artistico sia teorico sia pratico, che essa determinò. Il centro dell’attività del BRfu Sindelsdorf un villaggio ai piedi delle Alpi bavaresi ove si riunirono, nell’autunno del 1911, Kandinsky, Marc, Macke, Campendonk, e venne scelto il nome del movimento. Mostre La prima mostra si aprí il 18 dicembre 1911 nella Gall. Thannhäuser di Monaco. Le opere dei vari artisti presentavano un’omogeneità che verrà poi rapidamente dissolta dalle opzioni individuali. La Tempesta di Macke (conservata a Saarbrücken) è infatti un tributo a Kandinsky; e il Cavallo balzante di Campendonk (ivi) deve molto a Marc, i cui Grandi cavalli azzurri (Minneapolis, Walker Art Center) sono invece tra le opere piú significative per gli esordi del B R. Kandinsky vi esponeva una Composizione n. 5 (Soleure, coll. priv.), un’Improvvisazione n. 22 e un’Impressione di Mosca. Parteciparono Gabriele Münter, l’amica di Kandinsky, il compositore austriaco Arnold Schönberg, Albert Bloch, allora influenzato da Kandinsky, i russi David e Vladimir Burljuk, già a conoscenza degli esiti del cubismo, Delaunay e il doganiere Rousseau, artisti la cui opera interessava oltremodo Kandinsky e Marc. La seconda mostra ebbe luogo presso Hans Goltz solo tre mesi dopo (marzo 1912). Riservata agli acquerelli e alle opere grafiche, assunse il carattere di un confronto internazionale ove erano rappresentate le principali correnti innovatrici: Die Brücke, il cubismo (Braque, Picasso, Derain, La Fresnaye), gli esponenti dell’avanguardia russa (Malevi™, Larionov, la Gon™arova) e il Moderne Bund svizzero, con Klee. L’almanacco L’evento fondamentale del 1912 fu però la pubblicazione dell’almanacco del B R (maggio), nel quadro della grande mostra organizzata dal Sonderbund a Colonia. Gli artisti vi esponevano le proprie idee su problemi legati all’evoluzione dell’arte moderna (ruolo del colore e liberazione definitiva dal principio d’imitazione, sul quale l’arte poggiava sin dal Rinascimento). Un ruolo importante veniva dato alle tecniche arcaiche e primitive; una folta documentazione illustrativa, presentata secondo una concezione nuovissima, metteva a confronto e in parallelo le creazioni dell’Occidente medievale (compresi gli arazzi, i mosaici e gli avori) con quelle africane, messicane, oceaniane, cinesi, giapponesi, degli indiani d’Alaska e con quelle dell’arte folkloristica (legni incisi russi, pittura su vetro della Boemia e della Baviera). Per la prima volta i disegni infantili venivano considerati da un punto di vista artistico: «Non sono piú creativi i bambini, – scrive Macke, – che si esprimono direttamente partendo dalle loro emozioni intime, dei seguaci dell’ideale greco?» Per quel che riguarda l’arte contemporanea, Van Gogh, Gauguin, Cézanne, il doganiere Rousseau venivano considerati i pionieri del nuovo linguaggio rappresentato dai francesi Matisse, Picasso, Delaunay, Le Fauconnier e, in Germania, da Kokoschka, Die Brücke e il B R stesso. Quattro articoli erano infine dedicati alla musica ed accompagnati da tre Lieder dovuti a Schönberg, Webern e Alban Berg. Poco prima dell’almanacco era comparsa a Monaco una sintesi teorica della poetica del B R: l’opera essenziale di Kandinsky, Lo spirituale nell’arte, nella quale l’importante capitolo Linguaggio della forma e del colore poneva l’accento sul valore emozionale, intuitivo dell’opera e sul ruolo psichico del colore; le allusioni figurative peraltro scomparirono pressoché completamente nell’arte di Kandinsky di questo stesso periodo (Con l’arco nero: Parigi, mnam). L’ultima mostra di una certa portata del B R ebbe luogo nel 1913 a Berlino, nei locali di Der Sturm, in occasione del primo salone tedesco d’autunno. Una seconda edizione dell’almanacco comparve nel 1914, ma il progetto di pubblicarne uno nuovo non fu realizzato, senza dubbio a causa dell’evoluzione degli artisti piú che per la guerra: sin dal 1912 Kandinsky, Marc e Macke seguirono strade personali. Significato dei B R Le manifestazioni del B R, per l’ambito culturale assai vasto che investivano, offrirono prima del 1914 un completo panorama dell’arte moderna prefigurandone gli sviluppi. A differenza del Die Brücke il B R, pur nascendo sulle basi di una tradizione germanica, è un fenomeno europeo. D’altro canto, pur favorendo il trapasso dalla realtà all’astrattismo, il riferimento alla musica (il colore veniva spesso assimilato al suono) colloca pure il BRnel clima spirituale scaturito dal simbolismo. |
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