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Edvard Munch, Il grido
1893, Nasjonalgalleriet - Oslo
Novecento
«Camminavo lungo la strada con due amici - quando il sole tramontò - il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue - mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto - sul fiordo neroazzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco - i miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura - e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura» - La figura è giunta ad una deformazione mai vista, piegata dall'intensità insopportabile di un urlo senza voce e che scaturisce dalla consapevolezza di una solitudine che non coinvolge solo il rapporto con l'umanità ma con l'intero universo |
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