Nan Goldin, Madonna dei drogati)
1996
 Contemporaneo 

 

Junkie Madonna (Madonna dei drogati), Forcella, 1996 cibachrome 76,2 x 101,6 cm Dono Associazione Artisssima http://www.castellodirivoli.torino.it/collezione/opere/goldin_op2.htm Le immagini di Nan Goldin nella collezione del Castello di Rivoli appartengono ad un gruppo di fotografie scattate dall'artista in occasione di alcuni soggiorni a Napoli tra il '96 e il '97, dieci anni dopo il suo primo incontro con la città del Vesuvio. Nel 1986 Nan Goldin aveva infatti trascorso una vacanza italiana in compagnia dell'amica Cookie Mueller, indimenticata protagonista di molte sue immagini sino alla morte prematura per AIDS. Le foto del 96-97 si caratterizzano per il loro sapore meditativo e nostalgico. Una certa prevalenza di colori e luci in varie sfumature di blu, il colore del mediterraneo, sottolinea l'aspetto a tratti malinconico di molte immagini - la parola blue in inglese indica infatti non solo il colore, ma appunto questo specifico stato d'animo. Immagini di paesaggi si alternano a ritratti di nuovi amici, o fotografie dell'attuale compagno Pavel, ripreso nella stanza dell'albergo come nel caso di Pavel topless. Numerose sono le fotografie di luoghi di culto, quasi a sottintendere l'aspetto rituale del viaggio che riporta l'artista in visita a luoghi conosciuti per la prima volta in compagnia di Cookie e del suo marito italiano Daniele, anch'egli scomparso. Junkie Madonna riprende la piazzetta alle spalle della stazione, luogo tradizionale di spaccio, che gli amici di Goldin frequentavano. Nella fotografia, la piazzetta diventa soprattutto tranquillo luogo sacro, illuminato dall'azzurra presenza di una statua della Madonna. Goldin si sofferma anche su divinità più pagane, come nel caso di Statue with Flowing Breasts fotografata vicino al Duomo di Amalfi. L'immediatezza dell'immagine acuisce il senso di pienezza erotica femminile incarnato dalla fontana. - MB

Alarte: appunti di storia dell'arte
HOME | quadro sinottico | periodi | sequenze video

Questo sito è nato come uno strumento di studio personale della Storia dell'Arte, quando, già oberato da molti impegni, decisi di affrontare quello che pareva l'ultimo concorso a cattedra. Avevo bisogno, necessariamente, vista la mole enorme di informazioni cui la materia è oggetto, di organizzare razionalmente gli argomenti per creare una memoria strutturata di risorse, riflessioni e materiale personale.

Il sito non offre alcuna garanzia assoluta relativamente all’accuratezza, all’attualità o alla completezza delle informazioni o dei materiali contenuti. Vi invito quindi ad approfondire con altre fonti le informazioni presenti.

I contenuti sono costituiti da risorse che potrebbero essere soggette a diritto d'autore. Chi utilizza il sito SI IMPEGNA perciò ad utilizzare ogni suo contenuto esclusivamente ad uso personale per la riflessione culturale e l'attività didattica.

Informazioni: scrivi